Onorevoli Colleghi! - Il territorio della Puglia settentrionale, circoscritto dai confini amministrativi della provincia di Foggia e dell'istituenda provincia di Barletta-Andria-Trani, è caratterizzato dalla presenza di numerosi e ricchi giacimenti archeologici. Lo testimoniano le campagne di scavo che, a partire dalla seconda metà dell'800, hanno consentito di riportare alla luce preziosissimi reperti (alcuni dei quali esposti nel prestigioso British Museum di Londra) e complessi architettonici di assoluto pregio, testimonianza della complessità sociale e della capacità economica delle comunità locali.
      A governare, sotto il profilo amministrativo, questo vasto e inestimabile patrimonio è la soprintendenza per i beni archeologici di Taranto: centro di eccellenza riconosciuto a livello nazionale ed europeo, ma sempre più in difficoltà nella gestione operativa delle proprie competenze su un territorio vasto quanto l'intera Puglia. Basti considerare che fanno capo agli uffici tarantini i musei statali di Bari, Egnazia, Gioia del Colle, Manfredonia, Ruvo di Puglia e Taranto e tutti i siti archeologici pugliesi.
      Proprio la distanza dal territorio, unita alle ridotte disponibilità in termini di risorse umane, ha determinato più di un'incomprensione tra le amministrazioni comunali e la stessa soprintendenza, con il risultato di ridurre la tutela dei beni archeologici alla mera apposizione di vincoli: tanto assoluti quanto, talvolta, poco comprensibili nell'ottica della valorizzazione, anche a fini economici, di questo patrimonio.
      Ancora con riguardo alle province di Foggia e Barletta-Andria-Trani si registra

 

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una costante attività da parte di vere e proprie organizzazioni delinquenziali dedite al traffico di reperti archeologici e di materiali edili di epoca antica. Si deve alla loro attività, ad esempio, il saccheggio delle necropoli di Arpi e Canosa o lo smantellamento di alcune bellissime masserie edificate tra il '600 e l'800. Pur lodando l'impegno con cui operano i carabinieri e lo spirito di collaborazione e iniziativa evidenziato dalle Forze dell'ordine che operano nei territori delle province di Foggia e Barletta-Andria-Trani, risulta evidente la difficoltà di garantire un adeguato livello di tutela e sicurezza di un patrimonio tanto ricco quanto diffuso territorialmente.
      Quanto sin qui sostenuto motiva la presentazione del proposta di legge per l'istituzione della soprintendenza per i beni archeologici della Puglia settentrionale, con competenza sui territori delle province di Foggia e Barletta-Andria-Trani, da ritenersi anche quale primo atto concreto in direzione dell'istituzione di un-Nucleo di tutela del patrimonio artistico dei Carabinieri competente ad operare sullo stesso territorio.
 

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